Rita Borsellino ha fatto di tutto per evitare che l’esperimento avvenisse proprio lì: ha scritto a Beppe Grillo e gli ha chiesto di lasciar perdere. Non c’è stato niente da fare, il comico genovese ha deciso di tirare dritto sospinto dall’ondata di antipolitica che ha scosso il Paese. Il teatro del battesimo elettorale dei “grillini” sarà la Sicilia.
Sonia Alfano ha 36 anni, tre figli e una bell’aria tosta. Cosa Nostra le uccise il padre (Beppe, giornalista) due giorni dopo la Befana del 1993. Nelle elezioni del 13-14 aprile è la candidata dei “grillini” alla presidenza dela regione Sicilia. Spetta proprio a lei testare le possibilità di mutare l’antipolitica in “altra politica”: cioè, eleggere i ragazzi di Grillo nelle istituzioni. La Alfano, proprio come i “politici veri”, è reduce da un mese di intensa campagna elettorale. Le sue uscite, però, non sono né comizi né spettacoli: sono randellate, sberleffi allo Psiconano e a Topo Gigio e invettive contro i giornalisti, la nuova “casta” contro cui lottare.
Dopo il colloquio con Claudio Fava, vi proponiamo un’intervista a Sonia Alfano, la “grillina” della terra dei cannoli…
Allora signora Alfano, in Sicilia chi vincerà?
Con tutta probabilità Raffaele Lombardo. I vecchi sistemi qui funzionano sempre.
Ancora con questa storia dell’intreccio mafia-politica? Secondo Casini “non è giusto che le liste le faccia la magistratura”.
Se la magistratura condanna un politico per favoreggiamento con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici non significa che voglia “fare le liste”. Significa solo che ha trovato prove sufficienti per dimostrare che l’imputato ha violato la legge. Il partito di Casini, più di qualsiasi altro, ha al suo interno un numero di pregiudicati elevatissimo. Se il segretario sceglie di mettere in lista pregiudicati, condannati e persone indagate non è certo colpa della magistratura. Ecco perché sono fermamente convinta che le liste vadano fatte dai cittadini e non da dubbi funzionari di partito al chiuso delle segreterie.
Per voi “grillini” di Sicilia le previsioni dei sondaggi sono cupe. Il 2% vi basta?
Ci riterremo soddisfatti di qualsiasi percentuale di voti ricevuta perché abbiamo la certezza che quei voti saranno l’espressione di cittadini liberi ed onesti. Quella fascia di società a cui noi ci rivolgiamo.
Con il Beppe nazionale va d’accordo?
Io e Grillo condividiamo percorsi ed ideali. Questa è la ragione che più di tutte ci lega. Inoltre abbiamo instaurato con lui un ottimo rapporto di amicizia.
Veltroni ha detto alla mafia di “non votare Pd”. Che ne pensa?
Anna Finocchiaro ha fatto redigere il suo programma a Salvo Andò, prescritto per voto di scambio con il clan Santapaola. Noi esprimiamo giudizi in base ai fatti non alle parole. Il programma redatto da Andò è un fatto, l’appello di Veltroni, rispettabile e condivisibile, sono parole.
Non è un giudizio gentile. Scommetto che adesso tirerà in ballo anche Crisafulli?
Certo. Mirello Crisafulli ha incontrato il boss di Enna, Raffaele Bevilacqua, in un hotel di Pergusa, per parlare con lui di alcuni appalti. Il Pd candida personaggi a stretto contatto con boss mafiosi: questo significa disprezzo per il valore della legalità.
Che cosa ne pensa della candidatura della Finocchiaro?
Lo chieda a Veltroni. E’ lui ad averla imposta. Non ci sono state primarie, né investiture popolari per la Finocchiaro. E’ stata costretta a venire qui dal proprio partito e lei non lo nega. Tanto da arrivare a dire “accetto questo sacrificio”.
Sempre meglio di Lombardo, no? Lo sa che se la Finocchiaro perderà per una manciata di voti diranno che la colpa è vostra?
Che lo dicano pure. La Finocchiaro non è la salvatrice della Sicilia. Il suo staff e le sue liste di candidati sono piene di pregiudicati e di persone dalle comprovate frequentazioni mafiose. Esattamente come nello staff e nelle liste di Lombardo. Alla luce di tutto ciò non so se sarebbe una colpa od un merito.
Ma a sinistra gli uomini dell’anti-mafia ci sono e sono candidati nei partiti che voi tanto disprezzate…
A sinistra hanno cacciato Beppe Lumia, ripescato per la pressione popolare ed anche per merito di una dichiarazione mia e di Beppe Grillo. Hanno preferito far prevalere la linea di Crisafulli sbarazzandosi di Lumia per poi ripescarlo all’ultimo momento.
C’è anche Fava, capolista della Sinistra Arcobaleno in Sicilia per il Senato?
Claudio Fava è sicuramente un personaggio di spicco dell’antimafia cosi come lo sono Rita Borsellino, Rosario Crocetta, Beppe Lumia. Peccato che i loro partiti decidano di schierarli al fianco di personaggi come Crisafulli e Andò.
L’idea di inviare l’esercito in Sicilia è proprio una follia? Verrebbe da dire: meglio il controllo dell’esercito che quello della mafia…
L’esercito possono anche mandarcelo ma è del tutto inutile. La mafia, quella vera, è annidata nelle istituzioni deviate. Continuare a parlare di esercito significa voler ridurre la mafia a semplice delinquenza. Contro la schiera di amministratori e colletti bianchi corrotti l’esercito può fare ben poco se non nulla.
Ma per cominciare lo Stato potrebbe riprendersi il controllo del territorio, magari evitando le guerre tra clan.
Lo Stato ha i mezzi per impedire tutto ciò ma le istituzioni sono piene di “infiltrati” che impediscono di sconfiggere le mafie del nostro paese. La devastante linea che in genere prevale è quella del “lasciamo che si ammazzino tra loro”. Io conosco decine di familiari di vittime innocenti della mafia i cui cari sono morti per caso ad opera delle guerre tra clan.
Signora Alfano, che fa il 13 e il 14 aprile?
Starò con le mie bambine, mio marito ed i miei ragazzi a festeggiare per essere riusciti a realizzare con le nostre forze da comuni cittadini un progetto cosi ampio. In attesa dei risultati elettorali.
E dal 15 in poi?
Continuerò a fare quel che ho fatto fin ora; lotta alla mafia, parlare con le persone e farmi personalmente carico dei loro problemi.