Da Uolter al Grande Fratello

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E così Veltroni gioca a fare il duro. Il comandante in capo del Pd dà il benservito a De Mita, mette in riga Di Pietro e precipita nel panico ai radicali con un ultimatum secco, del tipo prendere o lasciare. L’ultima offerta alla cricca pannelliana – elaborata dal ras del loft Goffredone Bettini – consiste in nove seggi e la Bonino ministro. Ma niente simbolo apparentato, Walter vuole l’annessione.

La zampata letale all’ex leader Dc è stata cattivina: “44 in Parlamento bastano”. Ciriaco non la prende bene e sbatte la porta: “Il limite di età è un insulto, mi sento offeso”. D’Alema si dice “dispiaciuto” ma Veltroni tira dritto. A chi gli chiede se ha intenzione di ricucire con De Mita risponde con un pacato “no”. Adesso l’ex Dc punta dritto sulla Rosa bianca del suo (ex) allievo Bruno Tabacci. In dote “don Ciri” porta qualche migliaio di voti da quel di Nusco e della provincia di Avellino. Visco invece gioca d’anticipo e si sfila dalle liste del Pd un minuto prima di essere tagliato fuori da Walter.

Berlusconi è sommerso dalle grane. Dopo il niet Fini salta l’apparentamento della lista pro-life con il Pdl. Ferrara non correrà dunque a sindaco di Roma. A predersi una batosta da Rutelli verrà spedita la giovane finiana Giorgia Meloni. Piovono guai anche dalla Sicilia. Per il dopo-Cuffaro Silvio vuole candidare Lombardo. Ma Gianfranco Miccichè (ex ministro assurto alle cronache per il solito vizietto) si mette di traverso. E Totò vasa-vasa non ha intenzione di farsi da parte. Calderoli fotografa la situazione dell’isola con il consueto savoir-faire: “Sono tutti matti”.

Big Brother all’amatriciana. Il Cav. è alla disperata ricerca di nuovi nomi per le liste del Pdl. Vuole facce nuove per emulare Veltroni. I boatos di Palazzo sono inquietanti: Renato “Betulla”Farina, il generale Speciale, Peppino Di Capri a Napoli e Angela Sozio in Puglia. Come chi è? Trattasi della rossa del Grande Fratello già paparazzata mano nella mano con Silvio a villa Certosa. Nel fortino lombardo invece Berlusconi cala gli impresentabili: la Brambilla alla Camera e Dell’Utri al Senato. E a proposito di impresentabili: Ferrara è pronto ad imbarcare nella sua lista Antonio Fazio, patron dei furbetti.

Grandi manovre nel piccolo centro. Adesso siamo alla fase del mercato delle poltrone. Casini ha visto Pezzotta e si è detto disponibile a modificare il simbolo dell’Udc. Ma i rosabianchisti continuano a dire che “il candidato premier è Tabacci”. Baccini sfotte: “Casini può fare il leader, anche il leader planetario”. In realtà nel suk neodemocristiano l’intesa la troveranno: Pier correrà da premier, Tabacci sarà segretario del nuovo partito, Pezzotta ne diventerà presidente e Cesa farà il disoccupato. Anche perchè senza accordo, come dice Mastella, “si finisce tutti in mezzo alla strada”.

5 Responses to Da Uolter al Grande Fratello

  1. Beppe ha detto:

    E’ un mondo incredibile. Va a finire che, se continua così, rischiamo di vincere. Massimo rispetto per Palmieri, che commenta i blog, intelligentemente. Minimo per gli strateghi del Pdl al sud: Di Capri? Farina? la rossa del Gf. Se Dio esiste, ad aprile vota Pd.

  2. James ha detto:

    Pd secco. Non vedo alternative :-))

  3. […] Original post by pornopolitica […]

  4. Massimiliano Monopoli ha detto:

    METODO LEGALE PER SABOTARE LE ELEZIONI!

    Se votate scheda bianca o nulla perchè non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti.

    Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti.

    ESISTE UN’ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA!

    Di seguito i riferimenti legali.
    Tutto si basa su un uso “puntiglioso” della legge:

    Testo Unico delle Leggi Elettorali
    D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 – Art. 104 – Par. 5

    5) Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o
    di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a
    tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

    Illustro nei dettagli il sistema da usare:
    1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
    2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: “Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato”
    3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
    4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio “Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta”)

    COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’ VOTI

    FATE GIRARE IL + POSSIBILE!!!

  5. tano distefano ha detto:

    urge aggiornamento 🙂

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